Tolone

43° 06,51′ N 005° 51,02′ E

Dopo due giorni il mistral si calma, anche il fetch esposto ad ovest si distende e le vele si riaprono. Le Lavandou è stato un riparo felice, sono riuscito a prendere il mezzo di terra a due ruote da Antibes e a portarlo di nuovo vicino al mezzo di mare. Peccato che da due ruote sia diventata solo una quella gonfia, e dopo varie peripezie comunque sono arrivate entrambe nei pressi del porto. Sta mattina si naviga verso Toulon, e la coda del Mistral ci gonfia le vele ed il cuore. L’isola di Porquerolles, da cui prende nome confidenziale l’arcipelago davanti a Hyères, sfila sulla sinistra mentre un traverso sulla rotta 270° ci fa navigare a 7 nodi verso l’île du grand. Doppiata, orzo e il vento che molla mi lascia a contrastare a motore le onde residue con una navigazione tutto sommato dolce. La rada di Tolone si apre nel sole primaverile e l’ormeggio alla darsena nord è un fermarsi veloce, il tempo di fare lo zaino per occuparsi della vera bega: il mezzo a una ruota e mezza. Bus dalla gare routière per Le Lavandou in questo gioco tra capra e cavoli e sono di nuovo di fronte a questo mezzo a motore zoppo. La gomma si gonfierà con una bomboletta per riparare pneumatici ma a 8 km dal porto di Tolone scoppierà definitivamente. Risoluzione, lucidità: spingo. Una bellissima passeggiata dal bordo della città marittima, dopo sterminate vigne e alberi verdissimi, fino al porto. Fatica, tanta, risultato portato a casa: la moto è sulla nave che la porterà in Sardegna dove toccherà alla barca raggiungerla dopo un Maggio di navigazione verso Ovest e ritorno a Est. Se non avete capito la logistica non fa nulla, il cuore della condivisione è il non perdersi d’animo. Spingere, quando le cose non rotolano da sole, restare eretti, sfogarsi di bestemmie ma non mollare le mani dalle scotte o dal manubrio. Restare vivi, fuori e dentro. Nonostante la moto a spinta e agonizzante, c’è un panorama bellissimo dietro la prossima curva e un gommista gentile in Gallura. La moto riparte, il comandante sorride consapevole che non finiranno mai le fatiche ma restiamo sul ponte a farci spettinare dal vento.

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