43° 69′,62 N 007° 28′,53 E
Di dove sei?
È sempre più difficile rispondere a questa domanda.
E dove vai?
Ecco, già meglio. Anche se piano piano perde di definizione, di valore anche se non di importanza. Trovare il mare nel proprio ritmo è una conquista che va coltivata anche una volta conseguita, perché il mare costa fatica. Sempre. E per qualcuno è acqua salata in eterno movimento, per qualcun altro è una strada in perenne mutamento anch’essa. Quello che non cambia della suddetta conquista è il sapore di aver messo la prua, le gomme, i piedi, le ruote, esattamente dove pensavamo che dovevano andare piuttosto che dove c’era quella grossa freccia lampeggiante. E poco importa se per strada c’era un’onda più grossa del previsto o sul mare troviamo un chiodo che ci buca uno pneumatico; abbiamo imparato a chiedere aiuto, a fidarci anche dei compagni di viaggio oltre che di noi stessi, a sporcarci le mani e a tributare riconoscenza. Una gomma si ripara, un alternatore pure, un cuore pieno di bellezza non si rompe mai. Il vento imperversava, le nuvole anche, tra stare all’ancora e fare una passeggiata sulla terraferma ho scelto la seconda. Oggi sono di Nizza.